IMBALLAGGI PRIMARI
Nelle nostre case entrano acquisti di vario tipo e genere, ed ognuno di questi è accompagnato dal suo imballaggio, sfarzoso o meno, ingombrante o ecologico, ma ogni nostro prodotto è coordinato di confezione.
Questa tipologia di imballaggio si chiama “PRIMARIO” e rappresenta il packaging utilizzato per la vendita al dettaglio.
L’imballaggio primario può essere semplice o composto, ad esempio: una lattina è un imballaggio primario e la pellicola esterna che permette di racchiudere più lattine in un unico packaging è un sovra imballaggio anch’esso destinato al consumatore finale, quindi primario.
“nel D.Lgs. 152/06 – art. 218, lettera b) – l’imballaggio primario è definito come imballaggio concepito in modo da costituire, nel punto di vendita, un’unità di vendita per l’utente finale o per il consumatore”.
Premettendo che l’imballaggio primario può essere di qualsiasi materiale, per rispettare l’ambiente è essenziale smaltirlo con la corretta raccolta differenziata.
Quando parliamo di questo imballaggio ci rivolgiamo solo ai consumatori finali che destinano le confezioni verso lo smaltimento dei rifiuti domestici che quotidianamente accumuliamo. Nella frenesia della giornata serve poco per perdere l’attenzione su gesti consueti, come quello di gettare qualcosa nella spazzatura, ma è bene fare attenzione alle indicazioni che troviamo quasi sempre sui packaging.
Ormai quasi tutte le aziende produttrici hanno adottato un sistema iconografico informativo da applicare sul proprio imballaggio, ad esempio, se al mattino facciamo colazione con i cereali troviamo le indicazioni per smaltire in modo corretto sia la scatola esterna (sulla quale troviamo le info) che per il sacchetto interno, solitamente in plastica.
Sappiamo dunque che la responsabilità su come viene smaltito o recuperato l’imballaggio primario è responsabilità comune e condivisa e, da bravi consumatori, facciamo attenzione su come e dove gettiamo i pack!!!